ETEROTOPIE DISSIDENTI
Crisalidi – Il corpo che muta
Rassegna artistica e socio-culturale sulla tematica del corpo come strumento di libera espressione ed emancipazione.
Vogueing Ballroom performance by Cristina Abati and other emerging artists. installations – talks – labs
“Eterotopie Dissidenti”, protagonista nel panorama artistico con il suo impegno costante.
Da un autentico scambio di visioni tra la direzione del festival e Eterotopie Dissidenti è nata la volontà di organizzare un grande evento dedicato all’arte contemporanea e performativa da inserire come evento ‘In Anteprima’.
“Crisalidi: il corpo che muta” è una rassegna artistica indipendente autoprodotta dall’Associazione culturale Eterotopie in collaborazione con la scuola di danza Florence Dance Center. L’evento si terrà l’8 e il 9 di giugno negli spazi della scuola in via Borgo Stella 23/R e nell’adiacente piazza del Carmine.
Le due giornate prevedono una serie di interventi performativi, talks e l’esposizione di diverse opere figurative, il tutto incentrato sulla tematica del corpo e della bellezza del non banale. Il trattare di queste tematiche, che affondano le proprie radici nel mondo queer e nella ricerca di una consapevolezza psicofisica che valichi il recinto precostituito dell’educazione all’identità sessuale e corporea omologanti o binarie ricevute sin dalla nascita, è il nucleo intorno al quale gira questa rassegna.
Riflettere sul fatto che le componenti maschili e femminili convivono in ognuna e ognuno di noi, che l’ibrido, la chimera, la percezione di sé come entità viva, magmatica, fluida e palpitante sono molto più reali delle due classi tassonomiche con le quali siamo abituati a concepirci e anche delle stesse categorie LGTBQIA+, brandelli scaturiti dalla vivisezione delle due categorie complementari e dicotomiche del femminile e del maschile. Per quanto ogni definizione sia necessaria per concepire il mondo, le strade da intraprendere sono plurime e anche contemporaneamente opposte: sì comprendere la necessità delle definizioni ma al tempo stesso capirne i confini e aprirsi a una visione più profonda dell’esistente che implica la necessità della distruzione e della liberazione degli e dagli stessi.
Questa è l’intenzione di questa rassegna: esprimere la bellezza del non banale, di ciò che è ritenuto eccentrico, diverso o bizzarro ma che in realtà è semplicemente il momento della maturazione di un percorso. Per questo appariranno numerose forme e intenzioni di corporeità, ognuna con la sua accezione ed estetica personali, ognuna con una presenza e una riflessione da saggiare e tastare: una parte dello spettro luminoso che l’infinito ventaglio dell’espressività umana ha da offrire.
INSTALLAZIONE BY MARIO MARIOTTI
Still Life
4 minuti di silenzio, immaginando un mondo senza guerre.