CONTEMPOARTENSEMBLE

Soggetto e musica: Andrea Portera

Regia: Andrea Portera e Keith Ferrone

liberamente tratto dall’omonimo libro di Gianni Marmorini

Valentina Coladonato voce femminile – Sarah
Giusy Signoretta attrice – Agar
Keith Ferrone ballerino e coreografo – Isacco

con la partecipazione di Laura Artusio – Rebecca
con la partecipazione di Victoria Ferrone – Isacco giovane

Coro Animae Voces
Edoardo Materassi maestro del coro

ContempoArtEnsemble
Claudia Bucchini flauto, Giovanni Inglese violoncello, Marco Gaggini pianoforte, Marco Ferruggia percussioni
Vittorio Ceccanti direttore

ISACCO, IL FIGLIO IMPERFETTO, soggetto e musica del pluripremiato compositore Andrea Portera, docente dei corsi di perfezionamento della Scuola di Musica di Fiesole, liberamente tratto dall’omonimo libro di Gianni Marmorini, per voce, due attrici, ballerino, 2 cori ed ensemble strumentale.

Si tratta di un’opera contemporanea innovativa, scritta utilizzando diversi linguaggi antropologici e forme musicali, come il musical, il corale, l’improvvisazione, la canzone pop, il blues, gli elementi etnici e naturalmente i più vari linguaggi classici, talvolta attribuendoli ai diversi personaggi per evidenziarli, talvolta utilizzati per le diverse parti che compongono l’opera stessa, caratterizzata da una grande capacità comunicativa.

L’opera ha anche un carattere multidisciplinare combinando alla musica le arti della danza e del teatro e persino uno “show” televisivo, con un organico che include voce femminile (Sara, interpretata dalla soprano Valentina Coladonato), attrice (Agar da Giusy Signoretta), ballerino/coreografo (Isacco da Keith Ferrone), due cori (Arcangelo Michele, il coro maschile e “fuori scena”, il coro femminile, interpretati dal coro Animae Voces diretto da Edoardo Materassi) e il ContempoArtEnsemble, con la direzione di Vittorio Ceccanti. È articolata in quattro scene più un prologo, con elementi di musical.

Isacco, il figlio imperfetto è, prima di tutto, il tentativo di restituire al nostro presente la vera storia e l’intatta umanità di questo insolito patriarca, il cui messaggio, per millenni, è rimasto incompreso. Attraverso lo straordinario studio di Gianni Marmorini, autore del libro che ha ispirato l’opera, è stato naturale pensare a Isacco come un soggetto di teatro musicale e di raccontare la sua storia partendo dalle condizioni emotive dentro e intorno a lui. Isacco, nato di sette mesi, da genitori anziani a loro volta figli dello stesso padre, è un ragazzo fragile, problematico, probabilmente con una fisicità intrappolata in una patologia psico-fisica; eppure, è uno dei patriarchi più importanti e la sua staticità insondabile mette alla prova le grandi personalità che orbitarono intorno a lui, come Sarah, Agar, Abramo stesso e infine anche Rebecca. Opera da camera sulla figura di Isacco rivisto secondo le moderne interpretazioni, che leggono il Patriarca della Bibbia quale personaggio introverso con tratti di autismo, con ritardi cognitivi. Si affrontano i temi della diversità e dell’inclusione: Isacco, muto e rappresentato da un ballerino, è il simbolo del “diverso” che sfida le aspettative sociali. La storia biblica è resa contemporanea e attuale, affrontando temi come il bullismo, la disabilità, l’accettazione della vulnerabilità e si dà voce a Sara e Agar, che si uniscono contro la violenza, ispirandosi a movimenti pacifisti come le madri israeliane e palestinesi.