SILVIA GIRIBAUDI – “Graces”
Coreografia Silvia Gribaudi
Drammaturgia: Silvia Gribaudi e Matteo Maffesanti
Danzatori: Siro Guglielmi, Silvia Gribaudi, Matteo Marchesi e Andrea Rampazzo
Disegno luci: Antonio Rinaldi
Assistente Luci: Theo Longuemare
Direzione tecnica: Leonardo Benetollo
Produzione: Zebra; Coproduzione: Santarcangelo Festival
Residenze artistiche: di Klap – Maison Pour la danse Marsiglia, Centro per la Scena Contemporanea/Operaestate Festival del Comune di Bassano del Grappa, Orlando Bergamo; con il sostegno di Centro di Residenza Armunia/CapoTrave Kilowatt, Lavanderia a Vapore Centro di Residenza per la danza regione Piemonte, L’arboreto – Teatro Dimora | La Corte Ospitale: Centro di Residenza Emilia-Romagna, ARTEFICI – Artisti Associati di Gorizia, Dansstationen, Danscentrum Syd, Skånesdansteater Malmö Svezia.
Progetto realizzato con il contributo di ResiDance XL – luoghi e progetti di residenza per creazioni coreografiche, azione della Rete Anticorpi XL – Network Giovane Danza D’autore, coordinata da L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino.
Spettacolo Vincitore Premio Danza&Danza 2019 “Produzione italiana dell’anno”
Spettacolo Finalista al Premio rete Critica 2019
Spettacolo selezionato a NID Platform 2019
Vincitore dell’azione CollaborAction#4 2018/2019
Graces è una performance che vede in scena Siro Guglielmi, Matteo Marchesi, Andrea Rampazzo e la stessa Silvia Gribaudi, ispirata alla scultura e al concetto di bellezza e natura che Antonio Canova realizzò tra il 1812 e il 1817.
Cos’è la bellezza? Come si manifesta? Le grazie sono diventate canone estetico neoclassico, ma prima di ogni cosa incarnano gioia, splendore e prosperità. Il linguaggio di Silvia Gribaudi continua la sua ricerca sul tempo dell’umorismo e la serietà del gesto che genera la risata partendo da una totale dedizione e serietà del corpo.
Silvia Gribaudi, con Matteo Maffesanti prosegue la propria ricerca sul valore estetico, sociale ed intellettuale dello humour e del corpo.
Silvia Gribaudi è un’artista e coreografa il cui linguaggio attraversa arti performative, danza e teatro, focalizzando la propria ricerca sul corpo e sulla relazione con il pubblico.
La sua poetica si avvale di una ricerca costante di confronto e inclusione con il tessuto sociale e culturale in cui le performance si sviluppano.
Il suo linguaggio artistico nasce dall’incontro tra danza e ironia cruda ed empatica, le sue principali produzioni sono state: A corpo Libero, What age are you acting?, My Place, R. OSA_10 esercizi per nuovi virtuosismi e Graces, spettacolo vincitore del Premio Danza&Danza come miglior produzione italiana dell’anno 2019.